All’indomani dell’alluvione del 1-2 novembre 2015 che ha colpito la Locride e l’Area Grecanica, anche Brancaleone superiore, è stato colpito duramente da diverse frane che adesso impediscono la viabilità al borgo antico.
LaPro-Loco di Brancaleone ha constatato e verificato che oltre alle frane, anche qualche antico palazzo ha ceduto alle abbondanti piogge, così come il sentiero che conduce al nucleo abitativo centrale del borgo (sito di interesse archeologico) che ha ceduto in vari punti.
Sono subito corsi alla mente questi 4 anni passati, in cui ci hanno visti attivi sul piano della rivalutazione storica e del rilancio turistico del borgo visto la sua importanza storica. Volontari, sia soci della Pro-Loco ma anche privati cittadini, hanno consentito fin’ora una manutenzione del sentieri attraverso iniziative mirate che hanno coinvolto davvero tutti i soggetti, ricordiamo appunto “Operazione Borgo pulito” che ogni hanno coinvolge l’associazione come soggetto promotore dell’iniziativa, supportata da cittadini e volontari.
Un lavoro che ci ha coinvolti durante questi anni che ha da subito dato i suoi frutti, grazie anche alle numerose manifestazioni realizzate al borgo, restituendo così quella visibilità che oggi possiamo dire; gode di ottima salute sul panorama Regionale e Nazionale.
Nonostante i gravi danni subiti nella nostra cittadina in cui; agricoltori, privati cittadini e imprese hanno subito ingenti danni, la macchina della solidarietà a Brancaleone si è mossa immediatamente, è ha visto protagonisti numerosi giovani di Brancaleone, ma anche giovani volontari provenienti dai paesi limitrofi, penso a Reggio Calabria con un gruppo Scout, altri gruppi di volontari provenienti da Condofuri, Bova San Lorenzo e Roghudi, che sono giunti sin qui per spalare fango, dando una concreta mano d’aiuto alle forze dell’ordine e di Protezione Civile, nel duro lavoro di ripristino delle viabilità su strade e sottopassi ma anche strade di campagna.
Nelle settimane successive abbiamo verificato i danni subiti al borgo antico, oltre alla strada asfaltata, in 16 punti precisi
anche il sentiero che conduce alle grotte-chiese è stata letteralmente cancellata da frane che ancora oggi rischiano di compromettere la comoda fruizione dei visitatori che ogni anno amano passare le giornate alla riscoperta della storia e delle meraviglie presenti in questo angolo di Brancaleone ancora immacolato.
Il Consiglio Direttivo della Pro-loco riunitosi in seduta straordinaria, nelle settimane successive al disastro ha deliberato un azione immediata a favore del borgo antico, delle sue caratteristiche e bellezze, attraverso una campagna di raccolta fondi per i primi interventi di messa in sicurezza almeno del sentiero che conduce nel nucleo abitativo e quindi delle grotte-chiese. Abbiamo attivato un crown-funding on-line, consigliati anche da alcuni emigrati all’estero (originari di Brancaleone).
La cifra prefissata per il momento è stata stabilita in 5.000€ per le prime opere di consolidamento del sentiero principale. L’idea di ripartire con una spinta nuova e concreta si fa via via più solida nel nostro piccolo, ed intende procedere per step, e a ritmi ben precisi. Il progetto SALVIAMO BRANCALEONE SUPERIORE infatti, non vuole essere un “recupero del borgo”, ma solo un piccolo passo verso il futuro; futuro che questo luogo ci auguriamo, possa trovare concretezza nei fatti e nella sensibilità dei giovani di tutta la provincia, ivi compresa anche della nostra cittadina.
Il progetto prevede la messa in opera di muretti o gabbioni a secco a basso impatto ambientale, questo per preservare la natura incontaminata dell’ambiente circostante, oltre che opere di rimboschimento come detto neri precedenti articoli, mediante la piantumazione di specie vegetali adatte ai terreni franosi, nella fattispecie la pianta Vetiver risulta essere un vegetale capace di contenere i terreni a rischio idrogeologico.
Nella fattispecie il progetto prevede alcune fasi importanti:
PRIMA FASE
MAGGIO 2016
- Pubblicazione bando di gara per aggiudicazione lavori
- Commissione interna
- Valutazione proposte
- scelta ditta che garantisca l’attuazione delle opere
GIUGNO 2016
- Inizio dei lavori (foto)
- Campi di volontariato
- Istallazione coperture in legno delle tombe nella chiesa vecchia (Già in possesso)
- Opere di fruibilità alla chiesa-grotta “Albero della Vita” (tra le più importanti del nostro territorio)
LUGLIO 2016
- Fine lavori e manutenzione sentieri attraverso campagne di volontariato
SECONDA FASE (IPOTESI)
AGOSTO 2016
- Iniziative mirate alla riscoperta dell’identità storico-archeologica del borgo
- escursioni- eventi- e attività culturali annesse
- Istituzione “Museo della Civiltà di Brancaleone” (presso la Chiesa Maria SS. Annunziata)
SETTEMBRE-OTTOBRE 2016
- Istituzione del “Parco della Biodiversità Brancaleone Vetus”
(specie vegetali già presenti lungo un sentiero tracciato che prevede l’istallazione etichette delle varietà presenti in loco)
TERZA FASE
MARZO-APRILE 2017
- Istituzione e costruzione di un “Forno collettivo”
- Laboratori- incontri tematici- campus
- Creazione e affidamento di gestione “FORNO COLLETTIVO” ad una Cooperativa creata appositamente per svolgere tale servizio.
GIUGNO 2017
- Istituzione “Parco Museo a cielo aperto di Brancaleone Vetus”
- Illuminazione artistica del borgo (visibile dalla costa)
PROGETTI A LUNGO TERMINE
- Gruppo di lavoro o cooperative che si occupino della produzione di prodotti Tipici locali, ad esempio: Biscotti aromatizzati con erbe autoctone e dalle proprietà benefiche (Es. ARTEMISIA, FINOCCHIO,NEPITELLA)
- Profumi con essenze di erbe tipiche del luogo (ARTEMISIA)
- Laboratori per il recupero degli antichi mestieri, dell’arte dolciaria o della panificazione. (FORNO LABORATORIO COLLETTIVO)
CONCLUSIONI
Occorre ricordare che per avviare questi progetti c’è bisogno della massima attenzione delle istituzioni locali, soprattutto perché durante queste fasi occorrerà ripristinare la strada che conduce alla piazza principale del borgo, interessata da frane che hanno divelto muretti di contenimento e Guard-Rail, opere che necessitano di interventi cospicui.
Occorrerà cooperare in sinergia con vari enti, quale potrebbe essere Calabria Verde, Per opere di rimboschimento delle zone ad alto rischio franoso.
Occorre che le Amministrazioni, e gli enti pubblici ci diano supporto non solo per recuperare i fondi necessari a costruire un futuro diverso per il borgo, ma cercando di intercettare Fondi Europei o mirati al recupero dei centri storici abbandonati.
Brancaleone Vetus per quanti non ne sono a conoscenza è un tesoro che aspetta di essere riscoperto, soprattutto perché abbiamo visto in questi anni la domanda turistica che in parte soddisfatta dal nostro lavoro di servizio pubblico ha consentito a gruppi di turisti di poter conoscere il territorio. Brancaleone oltre le sue spiagge, il centro di recupero delle tartarughe marine potrebbe rappresentare un trampolino di lancio per una rinascita sociale, soprattutto riferita hai giovani che assistiamo emigrare all’estero o al nord d’Italia per mancanza di lavoro e di iniziative capaci di creare occupazione sfruttando le risorse esistenti. Immaginiamo Brancaleone turisticamente attraente, ovvero cercando di creare degli attrattori che inneschino una serie di processi di sviluppo anche imprenditoriale. Il riferimento lo possiamo anche fare agli altri centri storici come Palizzi, Staiti, Bruzzano Zeffirio, Ferruzzano che rischiano di scomparire nella loro identità antropologica che li contraddistingue fra molti piccoli centri della costa jonica Reggina, e nello specifico dell’Area denominata “GRECANICA” di cui Brancaleone (ricordiamo) ne fa parte.
Il territorio è un museo a cielo aperto di storia, archeologia e natura, ancora in parte intatta.
Abbiamo individuato il Borgo di Brancaleone Vetus, come una grande risorsa di sviluppo turistico perché presenta delle caratteristiche antropologiche e territoriale che hanno affascinato scrittori, artisti, poeti e turisti di passaggio. Nonostante la titubanza dei nostri concittadini non ancora del tutto convinti di quello che potrebbe rappresentare il borgo di Brancaleone, posso affermare che la domanda turistica si sta manifestando da un paio di anni a questa parte; Tour Operator, gruppi autonomi, gruppi escursionistici, e agenzie turistiche, ci hanno contattato perché interessati al nostro patrimonio e al nostro entroterra, ce lo dimostrano i numeri che hanno visitato il borgo richiamando una notevole attenzione anche da parte dei media locali.
Per tanto, molte volte abbiamo dovuto rifiutare certi flussi turistici per via delle notevoli difficoltà oggettive, riscontrate dal punto di vista logistico, è inutile dire che il centro storico di Brancaleone risulta difficilmente raggiungibile da Pullman di grandi dimensioni, per tanto si rende necessaria una politica mirata al recupero delle vie di comunicazione che consentano ai mezzi di trasporto di poter raggiungere e/o parcheggiare per consentire ai turisti e visitatori di raggiungere l’area di Brancaleone Vetus.
Non possiamo restare a guardare il Nord d’Italia come unica alternativa, in quando anche lì si stanno sviluppando importanti processi di recupero dei centri storici o borghi antichi e/o abbandonati che stanno creando un vero e proprio Business Turistico.
Non possiamo pensare di abbandonare le campagne o i paesi interni, perché le direttive Europee dicono il contrario.
Il futuro sta in quei ruderi, che via via stanno scomparendo sotto la nota consapevolezza delle Istituzioni che stanno a guardare senza interesse. Se vogliamo allinearci con le tendenze dettate dall’Europa e dai suoi progetti di sviluppo territoriale, dovremmo in qualche modo essere capaci di comprendere che le attrazioni turistiche non si creano artificialmente, ma si conservano per dar vita a piccole economie locali in grado di rappresentare piccoli punti di forza nell’ambito turistico di un luogo, paese, città o area.
Da alcuni anni, attraverso i fondi della Comunità Europea, molti centri storici semi-abbandonati stanno rinascendo. In un certo senso, l’Europa tanto declamata dai nostri Governi che si sono succeduti in questo frangente, ha inteso spronare la politica locale a sfruttare le risorse storicho-rurali come ad esempio i borghi antichi, consentendoli anche di trasformarli in piccoli gioielli di ospitalità diffusa, ne abbiamo anche esempi in Calabria, (Bova, Pentedattilo, Belmonte, Altomonte) dove le Amministrazioni hanno perseguito e stanno perseguendo queste linee guida, riuscendo così a non soccombere allo spopolamento forzato, ma a reagire!
In conclusione; non bisogna guardare futuro, cementificando il nostro passato, ma bisogna pensare oggi, per salvaguardare il futuro…, quel futuro che tutti noi dobbiamo garantire alle generazioni che verranno!
Io Brancaleone Vetus lo voglio immaginare così tra 10 anni… e tu?!
Ad Maiora
Carmine Verduci